Sara Assicurazioni al Giro d’Italia

Top Sponsor per la storica gara giunta alla 103a edizione

Sara Assicurazioni si conferma anche quest’anno Top Sponsor del Giro d’Italia, la storica competizione giunta alla sua 103° edizione, che attraverserà la Penisola in 21 tappe con partenza il 3 ottobre da Monreale (Palermo) e arrivo il 25 a Milano.

La Compagnia sarà anche Sponsor Maglia Rossa del Giro-E che, nella competizione riservata alle bici a pedalata assistita (E-Road Bike), premia il leader della Classifica Sprint. La gara, che partirà il 4 ottobre da Caltanissetta per concludersi il 25 a Milano, farà vivere agli appassionati, ciclisti amatoriali o ex professionisti, l’indimenticabile esperienza di correre nello stesso periodo e sulle stesse strade del Giro d’Italia.

L’impegno di Sara Assicurazioni nel ciclismo testimonia l’attenzione della Compagnia Assicuratrice Ufficiale dell’ACI ai temi della sicurezza sulle strade e della nuova mobilità dolce, con le sue forme innovative, dai monopattini alle bici elettriche, sempre più diffusi nelle città italiane. Nell’attuale congiuntura rappresenta inoltre la
vicinanza e il sostegno di Sara alla ripartenza del Paese dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19.

A supporto dell’iniziativa, Sara Assicurazioni sarà on air con una campagna TV che sarà trasmessa – a partire dal 4 ottobre – per tre settimane sulle reti RAI e per due settimane su La7, Mediaset, Sky ed Eurosport. La pianificazione TV sarà affiancata da una campagna digital e stampa

“Con entusiasmo e orgoglio abbiamo riconfermato quest’anno la nostra partecipazione come Top Sponsor al 103° Giro d’Italia, al punto che abbiamo deciso di raddoppiare il nostro impegno aggiungendo anche la sponsorizzazione della Maglia Rossa del Giro-E” – afferma Alberto Tosti, Direttore Generale di Sara Assicurazioni – “Vogliamo in questo modo sottolineare la nostra attenzione alle nuove forme di mobilità elettrica, che comportano nuove esigenze di protezione e richiedono soluzioni assicurative sempre più all’avanguardia e specifiche. In questo anno così difficile, noi siamo al fianco degli Italiani e del Paese nel percorso di ripartenza”.

Franco Mussida e il pianeta della musica

Al Rotary Club Milano San Babila un grande musicista, compositore, artista e ricercatore

Milano – La sera di martedì 29 settembre, nella tradizionale conviviale del Rotary Club Milano San Babila, ospite Franco Mussida: l’eclettico artista si è intrattenuto con soci e amici del sodalizio per presentare il suo libro Il pianeta della musica, ma ha arricchito la sua narrazione con storie e aneddoti riguardanti i tanti anni trascorsi con la Premiata Forneria Marconi e quelli con Fabrizio De André, con particolare riferimento al recente film-documentario Il concerto ritrovato che, con la regia di Walter Veltroni, ripropone lo storico filmato del concerto di Genova del 3 gennaio 1979, recentemente “venuto alla luce” dopo essere stato custodito per oltre quarant’anni dal regista Piero Frattari.

Ascoltare Franco, anche senza la magica chitarra (c’erano le diapositive coi suoi quadri e sculture e non mancavano certo gli ascolti…), è sempre un’esperienza che arricchisce. Con le sue doti affabulatorie ha ammaliato un pubblico che, nelle domande finali, ha voluto sapere altre cose del lungo percorso di vita e di artista del chitarrista milanese, da anni impegnato, oltre che col Cpm (Centro Professione Musica) da lui fondato e diretto, anche con i detenuti di diverse carceri italiane.

Una serata impreziosita da una bella sorpresa
Ho portato con me il vinile dell’album Suonare suonare (del 1980) da cui ho scelto il brano Topolino da far ascoltare ai presenti, con cui ho voluto condividere le emozioni che suscitava in me allora e ancora adesso. Ebbene, proprio nella stessa occasione, Mussida ha presentato per la prima volta una sua foto da bambino in cui imbracciava la chitarra, in pratica quello di cui si parlava nel brano di cui sopra, ovvero delle problematiche tra adolescenti e genitori. Coincidenza senz’altro piacevole che ha rivelato un’inaspettata sintonia.

Finale con applausi e firma delle copie del libro (edito da Salani), il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti di Grande Ale, la onlus che “aiuta i bambini malati a sognare un futuro più felice”, con lo scopo di supportare la ricerca scientifica, prevalentemente nel campo delle leucemie infantili, e di promuovere l’assistenza sociale e socio-sanitaria dei piccoli sofferenti.

A Franco Mussida ho regalato una copia del graphic novel Miles Davis. Assolo a fumetti, di Lucio Ruvidotti, il giovane fumettista milanese ospite del club la settimana precedente, nell’ambito del programma Dietro le quinte, che tocca le tante stazioni delle varie discipline artistiche e culturali. Un bouquet alla signora, Loredana Pezzoni, che accompagna il marito, nelle molteplici esperienze, da più di cinquant’anni!

Ringrazio l’amico, e rotariano, Giorgio Osculati per le foto.

Sullo sfondo del Duomo inizia un nuovo cammino

15 settembre 2020 Passaggio di consegne

Milano – La sera del 15 settembre 2020 segna per me un passaggio importante, con l’investitura “ufficiale” a presidente del Rotary Club Milano San Babila, in una delle prime conviviali non più in streaming ma in una più piacevole realtà condivisa nell’incontro, pur nel rispetto delle norme dettate dall’emergenza sanitaria.

La stessa location, gli splendidi spazi di Regus, la cui terrazza affaccia sulla mirabile visione della piazza e delle guglie del Duomo di Milano, una cornice incantevole, impreziosita dal tramonto al calare della sera, che serbo nel cuore quale auspicio di buon lavoro per quel che mi aspetta nel prossimo anno rotariano alla guida dell’importante sodalizio ambrosiano.

Dopo i ringraziamenti al past president Riccardo Costa – che a sua volta ha consegnato attestati di riconoscimento a chi ha collaborato ai lavori del suo mandato – ha preso il via la celebrazione ufficiale del Passaggio delle Consegne.

Nella mia nuova veste di Presidente, ho salutato gli amici presenti e i tanti ospiti – tra cui i relatori delle serate “a distanza” – e i giovani del nostro Rotaract, la cui presenza è sempre graditissima, segno di continuità, crescita e rinnovamento dei nostri ideali e dei nostri progetti.

Come già annunciato, ho presentato il principio ispiratore del mio percorso, che si snoderà Dietro le quinte della musica, dell’arte, dello spettacolo: per scoprirne i segreti all’insegna della bellezza, dell’arte, dell’amicizia.

Da appassionato quale sono, non mancherà nel programma una particolare attenzione per la musica, che già in questa serata abbiamo voluto onorare con la sonata Al chiaro di luna eseguita al pianoforte dall’amico e maestro Loris Peverada, sempre al mio fianco non solo nei momenti di felicità ma anche in quelli più duri e complicati che spesso la vita ci riserva.

 

Il Rotary Club Milano San Babila dà vita a uno spazio per le mamme del Niguarda

Inaugurato nell’ospedale milanese un ambiente attrezzato per rimanere al fianco dei propri piccoli dopo il parto

Milano – Venerdì 11 settembre, inaugurato in mattinata un ambiente dotato di quattro posti letto per consentire alla neo-mamme di stare vicino ai propri piccoli ricoverati. L’area è situata nel Dipartimento Materno Infantile di Niguarda ed è stata allestita grazie al contributo del Rotary Club Milano San Babila. Un’operazione condivisa dal sodalizio, ideata e avviata con la presidenza di Riccardo Costa e arrivata a realizzazione col nuovo presidente Massimo Marnati.

“Un luogo che nasce con l’obiettivo di far stare assieme mamma e bambino fin dai primi istanti con continuità – ha commentato Marco Bosio, Direttore Generale di NiguardaUn ambiente confortevole ‘a misura di casa’ in cui le madri possono rimanere giorno e notte senza allontanarsi dal proprio neonato che, per vari motivi clinici, non può essere dimesso subito dopo il parto”.

Una situazione tipica che necessita di un allungamento della permanenza del piccolo in ospedale dopo la nascita è l’ittero, che prevede qualche giorno di fototerapia per essere risolto. A cui poi si affiancano tutte le altre condizioni che richiedono un prolungamento del ricovero per l’adattamento del neonato alla vita extra-uterina, come ad esempio cali ponderali ingiustificati o ulteriori accertamenti diagnostici.

Riccardo Costa, Presidente Rotary Club Milano San Babila (2019-20), ha sottolineato come: “Per noi si tratta di un gesto fatto col cuore per permettere alle mamme di non separarsi dai loro piccoli. Un gesto di vicinanza per portare benessere sin dai primi istanti di vita, un’attenzione che rispecchia i valori fondanti dei Rotary i cui soci hanno contribuito con entusiasmo all’iniziativa, mettendo a disposizione le competenze necessarie per portare a compimento un’idea, un progetto che ci ha appassionato sin da subito; architetti, legali, costruttori hanno fornito le consulenze alla Cooperativa Muratori e Braccianti Cmb di Carpi che ha eseguito i lavori e che ringrazio per l’impegno profuso.”

Il past president rotariano entra così nei dettagli dell’operazione: “Abbiamo concordato con il Niguarda, grazie all’intervento del nostro socio Giuseppe Bruschi, cardiochirurgo presso l’Ospedale, il recupero di un’area adibita precedentemente a magazzino, composta da tre locali. La sovvenzione da parte del Global Grant e la collaborazione di club esteri come il Club Rotary Lyon Porte des Alpes, ci hanno permesso di creare e arredare con 4 posti letto gli spazi, per un investimento complessivo di quarantacinquemila euro”.

Un sostegno che non si esaurisce col “taglio del nastro” di questa importante struttura, ma continua per il Rotary Club San Babila che, con il supporto operativo del Niguarda, organizzerà corsi formativi propedeutici atti a far comprendere alle future mamme l’importanza dell’allattamento al seno.

Niguarda ogni anno offre assistenza per oltre duemila parti e grazie ai consultori familiari sul territorio che fanno capo all’ospedale è, inoltre, possibile garantire un percorso nascita completo, dalle prime fasi della gravidanza fino al post-partum. Niguarda dispone di 5 sale parto con bagno e doccia, di cui una con la vasca per il travaglio in acqua. Sono presenti inoltre 2 sale operatorie per i parti cesarei e le altre procedure che richiedono un intervento chirurgico. Per le emergenze post-nascita, infine, è presente un reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale ad alta specializzazione, riferimento regionale anche nell’ambito del sistema di trasporto d’emergenza. Il reparto conta 7 letti di terapia intensiva e 20 di subintensiva, qui vengono ricoverati 350 neonati l’anno.

Dal luglio 2020 agente Sara Assicurazioni di Busto Arsizio

Con Oscar Macchi nella storica agenzia di piazza Venzaghi

Busto Arsizio – Da luglio 2020 sono agente della sede di Busto Arsizio di Sara Assicurazioni, negli uffici sotto i portici della centralissima piazza Venzaghi.

Con Oscar Macchi (la “memoria storica”…) e Alessio Palmieri, e tutta la squadra dei collaboratori, stiamo lavorando per la crescita di un’esperienza che negli anni ha già saputo dimostrare la propria professionalità.

Per me è un traguardo importante (anzi, una tappa, come sempre…) perché Busto Arsizio si va ad aggiungere a Varese e Gallarate, una presenza nel tessuto sociale e produttivo della provincia in cui abbiamo anche le subagenzie di Arcisate, Somma Lombardo e Vergiate.
Dalla Malpensa al Capoluogo con l’impegno di sempre, con un’offerta – anche territoriale – sempre più vicina a chi per assicurarsi vuole rivolgersi a persone affidabili e pronte all’ascolto. Qualità che portiamo con noi e guidano la nostra impresa.

Vi invitiamo a visitare gli uffici di Busto Arsizio (Piazza Achille Venzaghi 4f, sotto i portici, con un ampio e comodo parcheggio proprio di fronte), recentemente rinnovati con un innovativo restyling, che ci permetterà di “personalizzare” la vetrina aggiornandola con le nuove campagne di Sara Assicurazioni.

Il baritono Roberto De Candia al Rotary Milano San Babila

Un affascinante viaggio dietro le quinte della lirica e del bel canto

Nel mio anno da Presidente del Rotary Club Milano San Babila, secondo incontro del programma “Dietro le quinte”, percorso tra personaggi e storie della musica, dell’arte, dello sport e della cultura. Titolo della serata: Il cantante lirico, dentro e oltre la scena.
La musica è tra le mie passioni più grandi, e Roberto De Candia – famosissimo cantante lirico – è un carissimo amico e membro della giuria del Premio Koliqi per giovani voci. Con lui parleremo di cosa vuol dire sognare, lavorare e progettare nell’affascinante mondo dell’opera. Dalla voce ai personaggi, ai costumi, al duro lavoro che sta dietro alla messa in scena di un’opera lirica.

Sollecitato dalle domande del musicista Loris Peverada, De Candia ha incantato i partecipanti alla videoconferenza raccontando il cammino della sua carriera, i luoghi visitati (i più famosi teatri del mondo…) e le tante personalità incontrate, con vizi e virtù, retroscena e qualche invidia succedutesi lungo la pluriennale carriera, toccando inevitabilmente la situazione determinata dalla pandemia che ha tenuto chiuso le sale da concerto e i teatri per mesi. E’ stato bello vedere – nei due video che hanno aperto e chiuso la serata – due momenti importanti tra le sue esperienze di scena: giovanissimo a fianco di “Big” Luciano Pavarotti nell’Elisir d’amore di Donizetti e nel ruolo di Figaro nel Barbiere di Rossini. Soffermandosi però maggiormente sulla figura di Falstaff, un ruolo verdiano che ha contribuito ad accrescerne la fama in tutto il mondo.

ROBERTO DE CANDIA – Baritono
Dopo aver iniziato gli studi come violoncellista, Roberto de Candia ha studiato canto sotto la guida di Lajos Kozma e Sesto Bruscantini. Vincitore del Concorso Internazionale “A. Belli” di Spoleto nel 1990, ha compiuto subito due prestigiosi debutti, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Messa di Gloria di Puccini) e al Teatro Regio di Parma (Manon).
Le sue doti di raffinato interprete e musicista lo avviano in breve a una fortunata carriera internazionale che l’ha condotto sui palcoscenici delle maggiori istituzioni musicali del mondo, inclusi Teatro alla Scala, Covent Garden Londra, Metropolitan Opera, Wiener Staatsoper, Festival di Salisburgo, Glyndebourne Festival, Opéra Comique di Parigi, New National Theatre di Tokyo, Opernhaus di Zurigo, Deutsche Oper Berlin, Bayerische Staatsoper di Monaco, La Monnaie di Bruxelles, Maggio Musicale Fiorentino, Rossini Opera Festival di Pesaro e tutti i maggiori teatri d’opera italiani.
Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con i più grandi direttori, fra i quali Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Zubin Mehta, Riccardo Muti e Giuseppe Sinopoli.
Ospite regolare del Teatro alla Scala, vi ha debuttato nella stagione 1996 in Armide di Gluck (Ubalde). In seguito ha preso parte a numerose altre produzioni, fra le quali Il turco in Italia (Prosdocimo), Linda di Chamounix (Antonio), Manon Lescaut (Lescaut), La forza del destino (Melitone, diretto da Riccardo Muti), Il barbiere di Siviglia (Figaro), L’elisir d’amore (Belcore), L’Italiana in Algeri (Taddeo) e Il dissoluto assolto (Leporello).
Dopo il debutto al Metropolitan nel 1998 con Manon (Lescaut) di Massenet, vi è stato invitato nuovamente per interpretare La cenerentola (Dandini), L’elisir d’amore (Belcore), La bohème (Marcello), Manon, L’italiana in Algeri (Taddeo) e Cyrano de Bergerac (Ragueneau) di Alfano, a fianco di Placido Domingo e, nel 2017, di Roberto Alagna.
Si è affermato come interprete di riferimento del ruolo di Falstaff, da lui portato in scena al Festival Verdi di Parma, al Teatro Real di Madrid, all’Opera di Roma, alla Semperoper di Dresda, alla Staatsoper di Amburgo, al NCPA di Pechino, a Bruxelles, a Los Angeles, a San Diego, a Helsinki, a Tokyo, al Teatro San Carlo di Napoli.
Fra i numerosi altri ruoli in repertorio, da ricordare Gianni Schicchi (ruolo titolo) alla Deutsche Oper di Berlino, alla Cincinnati Opera e a Helsinki, La traviata (Giorgio Germont) alla Staatsoper di Amburgo e alla Semperoper di Dresda; Il barbiere di Siviglia (Figaro) all’Opéra Comique di Parigi, al New National Theatre di Tokyo, alla Wiener Staatsoper; Don Giovanni (Leporello) al Maggio Musicale Fiorentino; L’elisir d’amore (Dulcamara) al Liceu di Barcellona, Un ballo in maschera (Renato) a Cagliari.
Particolarmente apprezzato come interprete rossiniano, Roberto de Candia ha debuttato al Rossini Opera Festival di Pesaro nel ruolo di Parmenione ne L’Occasione fa il ladro (1996) e negli anni successivi vi è ritornato per numerose produzioni, fra le quali Il signor Bruschino (Bruschino Padre), Adina, ovvero il Califfo di Bagdad, Il viaggio a Reims (Prudenzio), La Cenerentola (Dandini), Il turco in Italia (Prosdocimo), Le Comte Ory (Raimbaud).
La sua vasta discografia include Corradino di Galante, Saffo di Pacini, la Messa di Gloria di Mascagni, La cenerentola (ROF Edition), oltre a Il turco in Italia (vincitore del Gramophone Award) e La bohème, in entrambi i casi con la direzione di Riccardo Chailly per la Decca.

Impegni recenti: Pietro il Grande e Messa di Gloria al Festival Donizetti di Bergamo; La traviata al Teatro San Carlo di Napoli; Don Pasquale (ruolo titolo) alla Wiener Staatsoper; Falstaff al Teatro Real di Madrid; Il barbiere di Siviglia (Figaro) in tournée in Giappone e al Teatro Comunale di Bologna; L’elisir d’amore (Dulcamara) alla Den Norske Opera di Oslo; Falstaff al New National Theatre di Tokyo; Regio di Torino; Rigoletto (debutto nel ruolo) al Teatro Coccia di Novara.

Progetti futuri: Falstaff a Las Palmas; Die Zauberflöte (Papageno) al Teatro San Carlo di Napoli; Don Pasquale e Simon Boccanegra (Paolo Albiani) al Teatro Regio di Torino; Le Comte Ory con la Münchner Rundfunkorchester a Monaco di Baviera; Il barbiere di Siviglia a Savonlinna; Così fan tutte a Siviglia; La bohème (Marcello) al Liceu di Barcellona; L’elisir d’amore (Dulcamara) al NNT di Tokyo.